OLIVO
La leggenda narra di Atena, dea greca figlia di Zeus che, nell’intento di benedire gli uomini, piantò la sua lancia nel suolo e ivi crebbe il primo ramoscello d’ulivo; si è appurato che le prime piante selvatiche esistevano sull’isola di Creta fin dal 4000 a.C. e che successivamente i cretesi si sono specializzati nella coltivazione di tale pianta la quale successivamente verrà esportata in tutto il bacino del Mediterraneo. E’ simbolo di vita e perennità; può vivere fino a 1000 anni. Un legno immortale, le vene sono irregolari gli conferiscono tutta la sua particolarità. È molto apprezzato dagli ebanisti. L’ulivo è un albero sempreverde e un albero latifoglie, la cui attività vegetativa è pressoché continua, con attenuazione nel periodo invernale. Ha crescita lenta ed è molto longevo: in condizioni climatiche favorevoli può diventare millenario e arrivare ad altezze di 15-20 metri. Il fusto è cilindrico e contorto, con corteccia di colore grigio o grigio scuro e legno duro e pesante. Il fiore è ermafrodito, piccolo, con calice di 4 sepali e corolla di petali bianchi. I fiori sono raggruppati in numero di 10–15 in infiorescenze a grappolo, chiamate “mignole”, sono emessi all’ascella delle foglie dei rametti dell’anno precedente. La mignolatura ha inizio verso marzo–aprile. La fioritura vera e propria avviene, secondo le coltivazioni e le zone, da maggio alla prima metà di giugno.